Blog

Vecchi, ricchi e vulnerabili, di Michel Venturelli

Sempre più spesso le cronache riportano di reati, principalmente patrimoniali, di cui sono vittime gli anziani. Falsi nipoti, ma non solo. Oggi ci sono individui e bande specializzate nel depredare chi non è più giovane. L’anziano è un ottimo obiettivo: innanzitutto è più vulnerabile – fisicamente e psichicamente – di chi si trova in tutte le altre categorie d’età. Inoltre è spesso più ricco. Se nel 1948 la speranza di vita in Svizzera era attorno ai 65 anni, oggi trottiamo in giro agli 80. Questo, tra le altre cose, significa che se prima si ereditava dai propri genitori verso i 40-45 anni, oggi si eredita quando si è in pensione. Ma non è tutto: secondo le previsione dell’ufficio di statistica cantonale la popolazione ticinese tende ancora ad invecchiare e l’età media, che nel 2008 era di 43,5 anni, nel 2040 sarà di 49. Nello stesso periodo gli ultraottantenni aumenteranno del 127% rispetto ad oggi e nel 2040 rappresenteranno più dell’11% del totale della popolazione. Il gruppo 65-79 anni rappresenterà quasi il 21%. Riassumendo: fra meno di 30 anni un terzo della popolazione sarà particolarmente vulnerabile e rappresenterà un obiettivo più che appetibile per i malintenzionati.

E’ evidente che già oggi molti stanno studiando la popolazione anziana, soprattutto dal punto di vista dei consumi. Essi rappresentano una potenziale ottima clientela… ma come già detto, oltre che benestanti gli anziani sono anche più vulnerabili di chi appartiene alle altre categorie di età e proprio per questi due motivi sono – e a maggior ragione saranno – degli obiettivi privilegiati; sarebbe bene cominciare sin da ora a studiarne la vittimologia per capire come fare a prevenire gli atti criminosi di cui rischiano di diventare massicciamente vittime.

 

Leave a Reply