L’articolo pubblicato ieri da ticinonews ci da un’ulteriore spunto di discussione. Come sottolineato nel precedente commento, non è necessario che un’organizzazioni criminale sia strutturata in modo piramidale per essere pericolosa. Una struttura orizzontale, come quella che qui ci occupa, è molto più difficile controllare ed eliminare proprio perché difficilmente lascia tracce macroscopiche e correlabili tra loro.
Ma come è possibile che così tante persone che commettono reati – furti, skimming, sfruttamento, ecc. – non siano conosciute dalla polizia cantonale, malgrado figurino nelle banche dati, ad esempio, dell’interpol?
La risposta – probabilmente la risposta principale – la si trova leggendo il regolamento che disciplina le notifiche alla polizia degli ospiti delle strutture alberghiere nel nostro Paese. L’articolo 2 di tale regolamento dice che “Le famiglie (marito, moglie, figli) sono notificate con un unico bollettino o inserendo una sola volta i dati del capo famiglia, indipendentemente dall’età dei figli, indicando il numero dei congiunti e il numero di questi ultimi con più e rispettivamente meno di 14 anni.” Questo articolo permette a un numero imprecisato di delinquenti di risiedere con le proprie vittime nel nostro Paese, senza aver bisogno di rilasciare le proprie generalità alle autorità. Quando si trova davanti più avventori l’affittacamere si limita a comunicare alla polizia le generalità del capo famiglia e aggiunge un “+” per indicare che c’è anche un accompagnatore (o un’accompagnatrice), senza però fornirne le generalità. Questo impedisce alle autorità di sapere se l’accompagnatore in questione è un criminale, magari colpito da un mandato d’arresto internazionale.
La procedura in vigore non è rassicurante, soprattutto se consideriamo che da qualche mese in Ticino ci sono sempre più appartamenti affittati a prostitute regolarmente notificate e… accompagnate.
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