Blog

Bullo in carriera, delinquente in galera, di Michel Venturelli

Il bullismo preoccupa la Confederazione che da una decina d’anni prende molto sul serio il fenomeno della violenza nelle scuole. Parecchi cantoni l’hanno seguita a ruota.

In Ticino la problematica del bullismo finì su tutti i giornali verso la fine del ’92, quando l’onorevole Buffi si dichiarò molto preoccupato per quello che stava accadendo nelle scuole ticinesi. Purtroppo però, a parte qualche sparata sui giornali quando la cronaca lo impone, le autorità cantonali non hanno mai sentito la necessità di un approccio scientifico al fenomeno; l’idea di creare delle banche dati e mettere a punto delle strategie metodologiche adeguate – come si fa nei paesi del nord Europa sin dalla fine degli anni ’60 – in Ticino non è mai nata.

Grazie alle ricerche scandinave sappiamo che c’è una relazione diretta tra il bullismo da piccoli e l’attività delinquenziale da grandi: circa il 60% di quelli che da bambini sono stati recensiti come aggressori, si ritrovano entro i 24 anni di età, con almeno una condanna iscritta al casellario giudiziario.  Da notare che in un campione rappresentativo di bambini mai implicati in episodi di violenza, la percentuale dei condannati è del 10%. Sembra quindi che i bulli sviluppino una tendenza delinquenziale decisamente più elevata dei non-bulli. Le ricerche scandinave hanno portato alla messa a punto di programmi di prevenzione multidisciplinari, i cui risultati sono rassicuranti; in alcune scuole si è registrata una diminuzione della violenza di più del 50% e i bambini recensiti come aggressivi, se corretti in tempo, sviluppano meno tendenze delinquenziali nell’età adulta.

A buon intenditor…

One Response to Bullo in carriera, delinquente in galera, di Michel Venturelli

  1. Pingback: Free Piano

Leave a Reply